Quando si parla di Vacheron Constantin si parla di un argomento che sicuramente appassionerà i collezionisti di orologi e anche gli appassionati e questo perché si sta parlando di una delle fabbriche ideologiche più antiche al mondo e che del 96 fa parte della società dei prodotti di lusso compagnie financiere Richemont Sa e cioè fa parte di una holding finanziaria Svizzera quotata in borsa che riunisce varie marche di lusso di consolidata da tradizione e si parla quindi di uno dei principali attori di questo mondo.
D’altra parte, ci basta andare nel loro sito internet per accorgerci dell’alta qualità e del lusso degli orologi sia quando si parla di modelli maschili e quando si parla di modelli femminili.
Certamente non solo articolo è impossibile elencare i tantissimi modelli di questa azienda e tutte le sue varianti e solo possiamo fare qualche esempio parlando di Egerie fasi lunari e cioè un orologio in oro rosa uscito in edizione limitata con un quadrante in madreperla e con 36 diamanti che incorniciano il cielo stellato e la luna mostrando un qualcosa di molto soprattutto per gli amanti di astronomia e di astrologia chiaramente.
Come dicevamo i modelli sono tanti e ci sono dei collezionisti che non vogliono perdere se nemmeno uno e quindi vuol dire che hanno una capacità di spesa da non sottovalutare e si fidano di questa azienda e di tutti i servizi che offre ai suoi clienti.
Servizi che in primis riguardano un certificato di garanzia al momento dell’acquisto, certificato che attesta data e luogo di quando dobbiamo acquistare appunto con una scheda che deve essere compilata e firmata da un rivenditore autorizzato, così da poter usufruire anche degli interventi di manutenzione che altrimenti sarebbero a carico del cliente.
Quando si parla di garanzia si parla chiaramente dei difetti di fabbrica, difetti che devono essere riconosciuti da un centro di riparazione autorizzato e come per qualsiasi prodotto del genere, comunque, la garanzia è di due anni e in questo periodo ci fossero problemi di qualche componente lo stesso deve essere sostituito.
Ci sono persone che in certe situazioni potrebbero decidere di rivendere un loro orologio di lusso
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte ci possono essere persone che hanno degli orologi di lusso di questa azienda e che per qualche motivo decidono di ripeterlo e spesso ci sono anche questioni affettive che stimolano questa scelta.
Infatti, succede che, quando riceviamo dei regali di grande valore da persone che in quel momento amiamo pensiamo saranno per sempre e siccome non sempre le relazioni durano per tutta la vita, poi ci potremmo ritrovare con un orologio di questa azienda di cui parliamo di alto valore che per ogni volta che lo vediamo e ci prende un colpo al cuore.
Almeno che non siamo dei collezionisti che ci teniamo ad averlo e quindi andiamo oltre a tutto ciò è chiaro che ci conviene venderlo così da guadagnarci da una parte e da chiudere con una storia del passato dall’altra.
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Forse non tutti sanno che
La Rolex SA venne fondata nel 1905 da Hans Wilsdorf e dal fratellastro Alfred Davis; pur essendo attualmente una delle maggiori imprese svizzere dell’orologeria, Wilsdorf era di nazionalità tedesca e la prima sede era a Londra. Wilsdorf & Davis fu il nome originario dato all’azienda, che in seguito divenne la Rolex Watch Company. Inizialmente si limitavano a importare in Inghilterra i meccanismi svizzeri prodotti da Hermann Aegler, che successivamente divenne socio, assemblandoli in lussuose casse create dalla firma Dennison e da altri gioiellieri dell’epoca che vendevano i primi orologi da polso personalizzandoli con il proprio marchio. I primi orologi prodotti dalla Wilsdorf & Davis erano marcati “W&D” (sigla visibile all’interno della cassa). Hans Wilsdorf registrò il marchio “Rolex” a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera nel 1908. Il significato di questo termine è sconosciuto, secondo alcuni (versione mai confermata da Wilsdorf) “Rolex” deriva dalla locuzione francese horlogerie exquise, che significa orologeria squisita. Altri riportano che il nome derivi dall’unione della parola Rolls-Royce, automobili di lusso amate da Alfred Davis, e Timex, grande produttore di orologi dell’epoca, per indicare appunto che la produzione sarebbe stata orientata a orologi “EX” di lusso “ROL” da cui ROLEX. Ad ogni modo, Wilsdorf voleva un nome facilmente pronunciabile in ogni lingua, immediato, facile da ricordare, ma anche che avesse stile, cioè non doveva essere troppo ingombrante sul quadrante e doveva dare la possibilità ai rivenditori inglesi (per i quali erano destinati inizialmente i primi modelli) di poter incidere il proprio nome al di sotto di Rolex.
La Wilsdorf & Davis si spostò dalla Gran Bretagna nel 1912. Wilsdorf avrebbe voluto rendere economici i suoi prodotti, ma le tasse e i dazi di importazione sulle casse degli orologi (oro e argento) alzavano i prezzi. Da quel momento il quartier generale venne spostato a Ginevra, mantenendo filiali in altre città (ad esempio Bienna) e in altri continenti: Nord America, Asia, Australia. Un altro motivo che spinse Wilsdorf a trasferirsi in Svizzera fu perché con lo scoppio della prima Guerra Mondiale un tedesco non era visto di buon occhio in Inghilterra, e ciò avrebbe potuto causare ulteriori ostacoli alla sua azienda. (Wikipedia)